Rigenerazione urbana: la nuova vita degli edifici

Il bisogno di ammodernare le infrastrutture delle nostre città, le esigenze sempre più stringenti in termini di mobilità e la necessità di rendere le città più “abitabili”, soprattutto nelle aree periferiche, hanno messo in primo piano l’esigenza di un nuovo modo di intendere e concepire l’area urbana.

Definizione

La rigenerazione urbana (in ingl. urban renewal) è una pratica progettuale volta a dare nuova vita e vitalità ad aree dismesse.

L’obiettivo è rivitalizzare spazi e luoghi periferici degradati per permettere alla comunità di riappropriarsi e di rivivere nuovamente gli spazi pubblici, con miglioramenti sul lungo periodo della qualità della vita, della sfera sociale, economica e ambientale.

Obiettivi

La gestione degli spazi urbani è un tema sempre più ricorrente all’interno del dibattito pubblico per una serie di fattori rilevanti: il processo di urbanizzazione globale, la necessità di rimodernare le infrastrutture del contesto urbano, le esigenze sempre più urgenti in termini di mobilità e l’impellenza di rendere le città più “abitabili”, soprattutto nelle aree periferiche.

Rigenerare gli spazi pubblici incide sulla qualità della vita degli abitanti e sul loro senso di appartenenza ai luoghi. Può costituire inoltre un fattore decisivo nella riduzione delle disparità tra quartieri ricchi e poveri, contribuendo a promuovere una maggiore coesione sociale.

Il progetto urbanistico diventa quindi strumento utile perché pensato “su misura” per uno specifico luogo e per un determinato tempo. Esso pone attenzione  ai temi che interessano oggi la città diffusa: la sicurezza urbana (reale e percepita), la sostenibilità ambientale della città e la funzione sociale dello spazio pubblico.

Come avviene

La rigenerazione urbana avviene attraverso una serie di demolizioni e ricostruzioni del tessuto edilizio preesistente, che tengono conto delle esigenze specifiche del contesto, nel rispetto della sostenibilità ambientale e incentivando l’uso di materiali ecocompatibili.

Nell’ultimo decennio la rigenerazione urbana ha fatto passi in avanti: si è infatti affermata come occasione per promuovere politiche di partecipazione sociale, incentivando l’occupazione e l’imprenditoria locale. È anche occasione per dare alle città non solo un aspetto nuovo, attraverso un rilancio dell’immagine territoriale, ma anche un motivo di rilancio dal punto di vista culturale, economico e sociale e chiaramente con attenzione agli aspetti ambientali.

Aspetti normativi

La rigenerazione urbana sta trovando un importante spazio nella legislazione nazionale e regionale.

Il D.L. n.32 del 18 aprile 2019 c.d. Sblocca cantieri ha posto come obiettivo del Governo una riduzione del consumo di suolo a favore della rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, incentivandone la razionalizzazione e promuovendo e agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate.

La nuova Legge di Bilancio 2020 ha previsto, per gli anni dal 2021 al 2034, l’assegnazione ai comuni di 8,5 miliardi di euro destinati a progetti di rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.

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